La
valle di Comino
è un incrocio magico, una terra di mezzo,
a un’ora e mezza da Roma, Napoli e
Pescara. Ma come spesso accade nell’epica è una terra in bilico,
perché pochi passi più in là comincia “Gomorra”, come se al di là del suo
confine ci fosse la parte oscura.
La sfida è resistere e fuggire alla forza di
gravità che spinge verso il basso, e provare a scommettere sulla propria identità,
sul turismo, sulla cultura.
Il
Festival
delle Storie - quarta edizione, dal 23 al 31 agosto, ideato e diretto dal giornalista Vittorio Macioce, è la
risposta, e le carte dei Tarocchi
sono il canovaccio di questa sfida.
Si parte da Alvito, il 23 agosto, con
la carta
del Giocatore.
Con
Antonio Bacciocchi e Stefano Olivari si narra di calciatori
che fanno le rockstar e rockstar che fanno i calciatori, per poi incontrare
Marco Iaria, Stefano
Bedeschi e Giancarlo Ciabattari
che raccontano tre storie di uomini, che
erano anche calciatori. E ancora ricordi con Gianni Bellini, il più grande collezionista
al mondo di Figurine Panini, e poi alla sera, “La notte delle storie. Tutto il pallone minuto per minuto” con, tra
gli altri, Pino Wilson, Giancarlo Oddi,
Eraldo Peccio, Darwin Pastorin, Gianfelice Facchetti.
Finale
di partita: gli
autori Gianfranco Galligarich e Filippo
Bologna che leggono i loro racconti
sul pallone.
Il programma della giornata:
Ore
11.00 – Inaugurazione Festival delle
Storie 2013
Ore 11. 30 – Radio Story: Street Music Football
Antonio
Bacciocchi - Rock’n’Goal. Calcio e musica. Passioni Pop
Stefano
Olivari
Qui si
narra di calciatori che fanno le rockstar (George Best, par excellence) e rockstar che fanno i calciatori ( o i
presidenti, il folkloristico Elton John alla guida del Watford, in fondo agli
anni'70). Ma soprattutto si racconta di appartenenze insospettate e focose
militanze.
Ore
18.00 – I narratori: Il Triplete
Tre
storie. Eduard Streltsov era il fantasista della nazionale sovietica e del
Torpedo Mosca. Rifiutò il trasferimento al Cska di Mosca, squadra dell’armata
rossa e poi alla Dinamo, quella del Kgb.Finisce nei gulag siberiani. Dagli
orrori della prigionia in un campo di concentramento alla gioia per la
conquista dello scudetto. In mezzo, la vita con le sue pagine liete e tristi,
tutte attraversate con coraggio, simpatia e semplicità. È la storia di
Čestmír Vycpálek. Lo zio di Zeman. E poi un altro “zio”. La storia di un
calciatore nella Calabria anni ’60, che scopre quanto pesa la ‘Ndrangheta nel
calcio.
Marco
Iaria – Donne, vodka e gulag. Eduard Streltsov, il
campione
Stefano
Bedeschi – Da Dachau al tricolore. Vita di Čestmír
Vycpálek
Giancarlo
Ciabattari – Zio Luigi, l’ultimo uomo d’onore
Ore
19.00 – Radio Story: Figurine e Supertele
La
leggenda delle figurine Panini, quelle da collezionare, scambiare ricordare. I
palloni del calcio da cortile: Supertele, Supersantos e Tango.
Gianni
Bellini - il
più grande collezionista al mondo di Figurine Panini
Davide
Coero Borga – La scienza del giocattolo
Ore
20.15 – Sapori&Tarocchi: Il giocatore.
Una
carta e un piatto. Un grande chef e un critico gastronomico giocano con cibo e
parole.
Antonio
Paolini
Ore
21.00 – La notte delle storie. Tutto il
pallone minuto per minuto.
La
felicità del giocatore. Pallone io ti amo. Per Maradona
e mammà innamorato son, per il saluto di Necco a fine collegamento, per
Vendrame che fermò il gioco per salutare un suo amico in tribuna, per la
rovesciata di Parola sulle bustine di figurine Panini, per quando Batigol disse
a Irina, te amo, per Mariolino Corso che giocava solo all'ombra, per il
raccattapalle che con la punta tolse il gol a Savoldi, per la Jugoslavia più
bella di sempre distrutta dalla guerra civile, per ogni volta che Baggio o
Rivera hanno visto un corridoio invisibile agli occhi degli umani e hanno messo
la palla proprio lì dove non poteva arrivare, per la testata di Materazzi e
l’urlo di Tardelli, perché anche la vita è questione di centimetri, per la
rincorsa di Totti a Piola, perché vola un aquila nel cielo, per le rovesciate
di Bonimba e il sinistro rombo di tuono di giggiriva, per Tonino Carino da
Ascoli, per le telefonate dell’Avvocato a Platini, per l’unica finta di
Garrincha e i mille gol di Pelè, per quella palla che Zoff bloccò proprio sulla
riga, per Facchetti, Cabrini e Maldini e l’idea metafisica del terzino
fluidificante, per le ripartenze di Sacchi, per la follia dei portieri e per i
portieri filosofi., perché alla fine tutto finisce più o meno al Novantesimo. E
perché dopo un cinque maggio c’è sempre un triplete.
Pino
Wilson / Giancarlo Oddi /
Eraldo Pecci - Il Toro non può
perdere / Santo Pallone (Massimo M. Veronese e Francesco Napoli) – Tutti i
santi giorni: Milan, Inter, Juve e Napoli/
Darwin Pastorin – La mia Juve / Gianfelice Facchetti – Sennò che gente saremmo/ Luigi Guelpa – Un manicomio tra i pali/Emanuele
Santi – Il portiere e lo straniero
Ore
24.00 Personaggi in cerca di storie. Finale di
partita
L’eternità del giocatore. Il calcio mostra vizi e virtù
degli umani e può diventare leggenda, racconto epico, tradizione, ricordo,
emozioni. Il calcio raccontato come pallone, cortile, strada, porte improvvisate,
scarpe nuove da rovinare. Quando è che si diventa vecchi. La risposta è nelle
parole di Dylan Thomas. “La palla che lanciai
giocando nel parco/Non è ancora scesa al suolo”.
Finale
con Gianfranco Caligarich e Filippo Bologna che leggono i loro
racconti sul pallone.
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